Una parte di te immagina una versione più libera, sicura, connessa. Ma c’è anche quel blocco che ti trattiene, quella sensazione che non ti lascia fare i passi verso la trasformazione che desideri per te.
TI VEDO.
Ci sono passata: la sensazione di non essere abbastanza, la difficoltà di esprimermi pienamente. La paura di muovermi verso il nuovo, il vuoto di reinventarmi dopo aver lasciato un lavoro “sicuro” ma che non mi dava più gioia. La rabbia di rimandare sempre, la frustrazione di ripetere gli stessi copioni nelle relazioni.
Per tanto tempo mi sono giudicata per tutto questo. Finché, attraverso lo studio e il lavoro interiore, ho capito che non c’era nulla di sbagliato in me.
Quelle emozioni che cercavo di zittire erano in realtà mie maestre e mi stavano guidando.
Quando ho smesso di vedere emozioni e reazioni come ostacoli e ho iniziato a leggerle come messaggi, tutto ha preso senso. Ho scoperto che la vera trasformazione nasce ascoltando il corpo, prendendosi cura di tutte le parti di sé anche e soprattutto di quelle più vulnerabili e insicure ~ con gentilezza e intuizione, senza l’idea di doverci “aggiustare” o migliorare a tutti i costi.
Il percorso non è sempre stato facile: ho guardato spesso fuori di me alla ricerca di risposte, per scoprire poi che le risorse che cercavo erano già dentro di me. Ho imparato che la calma della mente nasce solo quando il corpo si sente al sicuro, e che i due comunicano costantemente tra loro.
La teoria polivagale di Stephen Porges è stata un vero punto di svolta: non possiamo controllare tutto ciò che ci accade, ma possiamo imparare a leggere il linguaggio del corpo e del sistema nervoso, scegliere come reagire e coltivare risorse interne che ci riportano a uno stato di sicurezza e presenza.
Da questo stato – il cosiddetto “ventrale vagale” – ci apriamo al mondo e alla vita che desideriamo da un luogo di fiducia e curiosità, e non da paura o urgenza. Restiamo connesse con la nostra verità e con i nostri valori oggi, senza ripetere schemi del passato. Ci prendiamo cura di noi stesse, dei nostri bisogni e dei nostri desideri, e diventiamo una presenza stabile e regolatrice, per noi stesse e nella vita e nel lavoro, capaci di rimanere radicate e flessibili anche nei momenti di difficoltà.
Immagina cosa cambierebbe nella tua vita, nelle tue relazioni ~ se riuscissi a sentire questa sicurezza dentro di te.
Una parte di te immagina una versione più libera, sicura, connessa. Ma c’è anche quel blocco che ti trattiene, quella sensazione che non ti lascia fare i passi verso la trasformazione che desideri per te.
TI VEDO.
Ci sono passata: la sensazione di non essere abbastanza, la difficoltà di esprimermi pienamente. La paura di muovermi verso il nuovo, il vuoto di reinventarmi dopo aver lasciato un lavoro “sicuro” ma che non mi dava più gioia. La rabbia di rimandare sempre, la frustrazione di ripetere gli stessi copioni nelle relazioni.
Per tanto tempo mi sono giudicata per tutto questo. Finché, attraverso lo studio e il lavoro interiore, ho capito che non c’era nulla di sbagliato in me.
Quelle emozioni che cercavo di zittire erano in realtà mie maestre e mi stavano guidando.
Quando ho smesso di vedere emozioni e reazioni come ostacoli e ho iniziato a leggerle come messaggi, tutto ha preso senso. Ho scoperto che la vera trasformazione nasce ascoltando il corpo, prendendosi cura di tutte le parti di sé anche e soprattutto di quelle più vulnerabili e insicure ~ con gentilezza e intuizione, senza l’idea di doverci “aggiustare” o migliorare a tutti i costi.
Il percorso non è sempre stato facile: ho guardato spesso fuori di me alla ricerca di risposte, per scoprire poi che le risorse che cercavo erano già dentro di me. Ho imparato che la calma della mente nasce solo quando il corpo si sente al sicuro, e che i due comunicano costantemente tra loro.
La teoria polivagale di Stephen Porges è stata un vero punto di svolta: non possiamo controllare tutto ciò che ci accade, ma possiamo imparare a leggere il linguaggio del corpo e del sistema nervoso, scegliere come reagire e coltivare risorse interne che ci riportano a uno stato di sicurezza e presenza.
Da questo stato – il cosiddetto “ventrale vagale” – ci apriamo al mondo e alla vita che desideriamo da un luogo di fiducia e curiosità, e non da paura o urgenza. Restiamo connesse con la nostra verità e con i nostri valori oggi, senza ripetere schemi del passato. Ci prendiamo cura di noi stesse, dei nostri bisogni e dei nostri desideri, e diventiamo una presenza stabile e regolatrice, per noi stesse e nella vita e nel lavoro, capaci di rimanere radicate e flessibili anche nei momenti di difficoltà.
Immagina cosa cambierebbe nella tua vita, nelle tue relazioni ~ se riuscissi a sentire questa sicurezza dentro di te.
"Spesso ci è stato insegnato, come parte di una strategia per gestire il nostro comportamento, a rifiutare i segnali che il nostro corpo ci invia."
stephen porges
"Spesso ci è stato insegnato, come parte di una strategia per gestire il nostro comportamento, a rifiutare i segnali che il nostro corpo ci invia."
stephen porges